1776: L'Alba dalla Cima del Monte Grappa

Prima di domenica 29 dicembre 2019 non ero mai stato sulla Cima del Monte Grappa, nonostante io abiti a "soli" 70km circa dal Monte stesso. Sinceramente, non ho ancora capito come mai io abbia aspettato, o dovuto aspettare, 26 anni prima di recarmi sul Grappa. Anche solo considerando l'importanza storica, avrei dovuto pensarci prima. Quella che sto per raccontare non è un'escursione a piedi. Non c'è dislivello né fatica. Data però, per me, l'importanza di questa uscita, ho deciso comunque di dedicarci qualche parola e un po' del mio tempo.

L'idea di prendere la macchina e partire in direzione Grappa mi è sorta il sabato sera, 28 dicembre. Consapevole di aver sprecato un po' del mio tempo non concludendo niente, ho deciso che la mattina seguente mi sarei svegliato alle 04.30, così da poter partire per il Grappa, che avrei raggiunto per godere dell'alba. E così è stato. Tra mille difficoltà e un sonno atroce, domenica 29 mi sono svegliato alle 04.30 e alle 05.00 stavo già guidando. Mi aspettavano 75km, unoraemmezza di strada. La cosa che non mi sarei mai aspettato sono gli ultimi 25km tutti in salita e su tornanti - bellissimi!

Sono arrivato al Sacrario del Monte Grappa - dove sono tumulati circa 23.000 soldati, italiani e non, morti durante la Prima Guerra Mondiale, tra cui il famosissimo soldato Peter Pan - loculo 107, settore austro-ungarico - alle 06.40. Appena sceso dalla macchina mi sono reso conto che avrei patito un po' il freddo, nonostante fossi abbastanza preparato per affrontarlo: temperatura esterna -9°, percepiti -13°. Avrei dovuto "combattere" quella temperatura per circa un'ora e mezza, considerando che l'alba sarebbe stata alle 07.54. Un'ora e mezza perché avrei immortalato l'alba con un time-lapse dalle 06.40 alle 08.15 circa.

Sinceramente, non ho qui la possibilità di raccontare molto del Sacrario: era tutto coperto di neve e mi sono reso conto solo da foto reperite su internet della sua effettiva strutturazione. Ciò che mi ha colpito è l'estensione del Sacrario - impressionante - che rende solo in parte un'idea del numero dei resti - i soldati identificati sono pochissimi - lì sepolti. L'altro aspetto che mi ha colpito è la vista a 360° che si ha dalla Cima del Monte Grappa, che mi ha fatto pensare a due cose. 

La prima è di ordine storico-militare: solo dalla Cima si capisce quanto fosse importante per l'esercito italiano difendere il Grappa, ultima e unica barriera per la pianura. Dalle pagine dei libri di storia non si può capire quanto sia vicina Bassano, Vicenza e la stessa Venezia e soprattutto quanto sarebbe stata indifesa ed indifendibile la pianura, se un esercito avesse superato il Monte. Può sembrare strano ma da casa mia il Grappa sembra lontano - si vede e non si vede, spesso coperto dalla neve, ma sempre lontano - mentre dalla Cima, in un certo senso, è come se avessi visto casa mia, il mio paese e i paesetti vicino. 

La seconda cosa a cui ho pensato è, nonostante tutto, la bellezza del luogo - quasi fosse un modo per restituire qualcosa di bello a chi in questi luoghi ha perso tutto, nome compreso. La vista non ha intralci e se il cielo è terso non c'è niente che il guardo esclude. Si domina tutta la pianura, si vede l'Antelao "Re delle Dolomiti" (3264m), la Vezzana, la Fradusta e la Croda Granda (appartenenti alle Pale di San Martino, rispettivamente 3192m, 2939m e 2849m), ma anche due vette a me note: il Cima d'Asta (2847m) e il Cima Cece (2754m), a cui ho dedicato tanta fatica ma che mi hanno ripagato con panorami mozzafiato, selvaggi ed incontaminati.

Tornando al motivo di questa uscita, godere dell'alba dalla Cima del Monte Grappa, questa è la vista che si ha, o che almeno io ho avuto, dalla sommità del Sacrario:

Vista sulla pianura

Vista in direzione "Antelao" - al centro il Rifugio Bassano

Questa invece è una foto che ho scattato, tenendo "alle spalle" l'Antelao, poco dopo l'alba, dal viale sulla sommità del Sacrario:



Non c'è molto da altro da raccontare in merito, se non che questa è stata l'ultima uscita del 2019, un anno durante il quale ho dedicato diverso tempo alla montagna e in generale al camminare. Vorrei che tutto questo trovasse seguito nel 2020, con la speranza, perché no, di poter dedicare ancora più tempo a tutti i passi che ancora non ho fatto ma che so di voler fare.

Qui il breve video del time-lapse che ho girato: https://www.youtube.com/watch?v=SFaBWLHNcic

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