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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

2494: Monte Cauriol - Lagorai

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Non sempre riesco ad essere tempestivo e a prendermi quelle due/tre orette che, subito dopo una camminata, mi servono per scrivere (con fatica) il "percorso del giorno". Un esempio di questa dilazione è il racconto di quando sono salito al Monte Cauriol per la prima volta. C'è da fare una piccola premessa. Per molto tempo lo avevo lasciato sullo sfondo.  Il Cauriol fino a quel giorno, era il 29 Luglio 2018, per me era sempre stata La  montagna, La  cima - e non tanto per l'altitudine da raggiungere (2494m). Alla fin fine non è più alta di numerose altre vette del Lagorai. Per me era il simbolo della Montagna stessa perché da sempre, da quando ho iniziato a frequentare Caoria, lo vedevo svettare lontano, dietro a qualche casa ed albero sparuto. In una malinconica solitudine, completamente differente dalle montagne che, prospetticamente, gli sono vicine. A portata di sguardo, ma non ancora raggiunto a piedi. Per me il Cauriol rappresentava tutte le montagne, in un

2163: Bivacco Coldosè - Lagorai

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Per chi è un po' pratico di montagna, il bivacco è un riparo essenziale, spesso costituito da quattro pareti di lamiera rossa e dotato di qualche branda. Un rifugio di emergenza dove poter passare una notte al riparo dalle intemperie. Bene: il bivacco Coldosè non ha nulla da spartire con le lamiere rosse e le condizioni spesso un po' proibitive di un classico bivacco-standard. Con questo breve pezzo vorrei raccontare della mia terza volta, quest'anno, al bivacco Coldosè, così da poter fornire, eventualmente, qualche indicazione a chi volesse raggiungerlo. Come sempre, sono partito dal Rifugio Refavaie, prendendo la strada che sale da dietro il rifugio in direzione Malga Fossernica. Era domenica 8 dicembre, faceva freddo -2°, ma il cielo era terso e limpido. Passato il primo tratto di mulattiera - di solito evito di fare i tornanti della forestale dato che allungano la strada non di poco la strada - si arriva ad un capitello; a quel punto, se si prosegue dritti si sale

1605: Lago di Calaita - Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino

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Le sfide che ci propone la montagna sono numerose e variegate: cime, crepacci, dislivelli, fatica, disorientamento, freddo. Sole battente e assenza di acqua, in molti casi. Spesso, anche a chi ama tutto questo, risulta difficile comprendere come mai, nonostante tutto, si possa comunque pensare: vado in montagna . Per quanto mi riguarda, una delle prove più subdole a cui vengo sottoposto per il fatto che  vado in montagna  è l'idea di mettermi a camminare quando piove. La pioggia mi piace. Il ticchettio costante delle gocce sui tetti, sui rami e marciapiedi mi rilassa. Allo stesso tempo, però, cadendo è come se essa spegnesse quella voglia di camminare che durante la settimana sento sempre molto presente e viva. Oggi, 24/11, stavo per subire nuovamente la pioggia. Dopo due ore di macchina per raggiungere la località da cui sono solito partire per i miei treeking, mi sono quasi pentito della mia scelta sapendo che sarebbe piovuto - e questo nonostante la mia profonda dedizion